Biella
Il PMLI, cuore antifascista delle celebrazioni in città e nel comune di Donato. I manifestanti si stringono intorno ai marxisti-leninisti nel cantare gli inni partigiani. “Il Biellese” pubblica il comunicato stampa del PMLI

Dal corrispondente dell’Organizzazione di Biella del PMLI
Un 25 Aprile ricco di iniziative è quello che ha caratterizzato il 70° della Liberazione dal nazi-fascismo a Biella che, grazie agli infaticabili compagni militanti e simpatizzanti del PMLI, ha assunto un carattere rosso e militante trasformando quella che avrebbe dovuta essere nelle intenzioni degli organizzatori dell’ANPI una triste, silenziosa e quasi religiosa camminata, con tanto di candele accese portate in giro per le vie del centro, in un momento fatto di canti partigiani e messaggi politici vivi e attuali.
Ma andiamo con ordine: nel pomeriggio di venerdì 24 aprile nei pressi del Comune di Biella si è svolta la manifestazione ufficiale della festa della Liberazione del capoluogo laniero. Anche quest’anno gli organizzatori dell’evento, elementi vicino al Partito Democratico all’interno dell’ANPI, hanno voluto mantenere un profilo basso con un discorso celebrativo del Presidente provinciale, Adriano Leone, che aveva tutta l’aria dei classici discorsi da “non disturbate il manovratore”. Un discorso vuoto di contenuti politici, vuota retorica senza alcun concreto riferimento all'attualità politica dello spirito della Resistenza. A cambiare la situazione ci hanno pensato le compagne ed i compagni del PMLI affiancati da alcuni membri di Rifondazione Comunista. In un riuscito lavoro di fronte unito sono stati dispiegati degli striscioni con le scritte “Biella, Medaglia d’oro per la Resistenza, dà la piazza ai neofascisti” e “Resistenza: oggi come ieri ribellarsi è necessario!” in riferimento all’autorizzazione di manifestare concessa dal sindaco PD di Biella ai neofascisti dichiarati di Forza nuova che sabato 18 aprile hanno potuto sfilare in città coi loro disgustosi simboli infangando la memoria di tutti i partigiani morti per liberare il biellese. Gli striscioni sono stati super fotografati e in molti si sono avvicinati complimentandosi con noi.
In serata alle ore 20:30 con partenza da piazza Alessandro Lamarmora e precisamente dall’ingresso di “Villa Schneider” (sede del comando nazista in città durante la guerra e luogo in cui vennero torturati decine di partigiani) dopo l’inaugurazione di una targa commemorativa di quegli orribili fatti, è partito il corteo della memoria organizzato dall’ANPI provinciale di Biella che ha percorso le vie del centro fino a piazza Martiri della libertà. Nei propositi degli organizzatori dell’ANPI il corteo avrebbe dovuto svolgersi in rigoroso silenzio e con delle fiaccole accese, distribuite in gran quantità dagli organizzatori al concentramento. Muovendosi come pesci nell'acqua i militanti e simpatizzanti del PMLI con le loro rosse bandiere hanno catalizzato l'attenzione dei partecipanti distribuendo centinaia di copie del volantino del Partito “Facciamo rivivere lo spirito della Resistenza”. In moltissimi casi il volantino veniva espressamente richiesto dai partecipanti.
Riscaldando così l’atmosfera, una volta partito il corteo, alcune manifestanti si sono rivolte ai compagni marxisti-leninisti chiedendo di aiutarle ad intonare le bellissime canzoni partigiane “Bella ciao” e “Fischia il vento”. Al suono delle gloriose canzoni partigiane l'imbelle silenzio funebre imposto dagli organizzatori è stato rotto ed in decine hanno seguito i marxisti-leninisti nell’esecuzione delle canzoni di lotta tanto amate dai sinceri antifascisti. Giunti a destinazione in Piazza Martiri della Libertà è accaduto un fatto incredibile: la testa del corteo guidata dai dirigenti dell’ANPI è subito entrata all’interno del Teatro sociale dove avrebbe avuto luogo da lì a poco il concerto finale della celebrazione eseguito dalla Banda cittadina “G. Verdi” dimenticandosi di rendere omaggio al monumento partigiano presente nella piazza dove vennero trucidati 23 partigiani nel giugno del 1943!
I compagni del PMLI, seguiti con decisione da molti partecipanti, si sono recati nei pressi del monumento intonando nuovamente le canzoni partigiane. In molti hanno stigmatizzato il comportamento del presidente ANPI, Adriano Leone che ha mancato l'omaggio ai martiri partigiani.
Il giorno seguente, sabato 25 Aprile puntualmente alle ore 9, militanti e simpatizzanti del PMLI, come precedentemente annunciato da un comunicato stampa (pubblicato dal bisettimanale “Il Biellese”), hanno depositato un bellissimo omaggio floreale ai piedi del monumento partigiano di Piazza Martiri. Qui sono stati raggiunti da amici del Partito che hanno voluto ringraziare i compagni per il loro costante impegno antifascista militante. Purtroppo una brutta perturbazione atmosferica, con tanto di pioggia e freddo, ha impedito ai compagni di indossare le bellissime rosse magliette col simbolo del PMLI.
I compagni successivamente si sono diretti nel Comune di Donato, nella frazione Lace, per partecipare al corteo ufficiale del 25 Aprile organizzato dall’ANPI “Valle Elvo” e “Ivrea e Basso Canavese”. Lo spirito antifascista anima sempre tale iniziativa che unisce le popolazioni del biellese e dell’eporediese nel commemorare i propri martiri partigiani e vede nella partecipazione dei comitati popolari quali il NO TAV di Biella, contro la costruzione di una nuova diga in Valsessera e di molti altri, il proprio punto di forza maggiore. Quest’anno ha aderito alle celebrazioni del 25 Aprile anche il comitato “Biellesi per la Palestina libera” la cui portavoce di origine marocchina ha voluto tributare il proprio saluto ai convenuti con un sentito discorso in cui ha ricordato che ciò che accadde 70 anni fa in Italia accade oggi in Palestina ed in molti Paesi del mondo ad opera dall’imperialismo.
La pioggia battente non ha domato lo spirito antifascista delle centinaia di partecipanti che anche quest’anno hanno voluto stringersi intorno al masso partigiano in cui sono indelebilmente scolpiti i nomi dei partigiani caduti. Condivisibili i discorsi celebrativi degli oratori ufficiali che hanno voluto porre l’accento sulla nefasta opera del revisionismo storico che negli anni del famigerato “centro-sinistra” al governo andava per la maggiore con i vari Luciano Violante pronti a legittimare i Gianpaolo Pansa di turno che vomitavano veleno sui partigiani equiparati ai repubblichini di Salò. L’opera dei revisionisti storici è stata talmente nefasta che proprio in questi giorni anche il Presidente nazionale dell’ANPI, Carlo Smuraglia, s’è sentito in dovere di arginare, speriamo definitivamente, la comparazione tra antifascisti e fascisti, tra partigiani e repubblichini.
Anche in questa occasione militanti e simpatizzanti del PMLI hanno tenuto alte e con orgoglio le insegne del PMLI e distribuito centinaia di volantini accolti con favore dai partecipanti.

29 aprile 2015